
Svezzamento 7 mesi: scoprire nuovi alimenti
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) specificano che non esiste un momento preciso e uguale per tutti i lattanti per iniziare l’alimentazione complementare. Il ministero della salute, l’OMS e le società scientifiche concordano che “il divezzamento non dovrebbe avvenire prima della 17esima settimana e comunque non oltre la 26esima”.
L’inizio dell’alimentazione complementare varia da bambino a bambino, alcuni mostrano interesse a 5 mesi, altri aspettano 7-8 mesi prima di iniziare, compatibilmente con le competenze motorie acquisite. Tendenzialmente a 7 mesi il bambino ha già iniziato a esplorare cibi di sapori e consistenze diverse.
L'introduzione di nuovi alimenti non è un evento improvviso, ma un processo evolutivo naturale e graduale. L'approccio deve essere "orizzontale", giorno dopo giorno, rispettando i bisogni, lo sviluppo e i tempi unici di ogni bambino. In questo modo, la nuova alimentazione diventerà gradualmente e normalmente parte della sua vita, mentre il latte (preferibilmente materno) continuerà a essere l'alimento prima principale e poi importante per molti mesi, fino a circa i 12 mesi.
Non è il piatto specifico ad essere importante, ma il fatto che il bambino abbia l'opportunità di provare e sperimentare più consistenze e sapori, anche con minuscoli assaggi, se lo desidera.

Plasmon consiglia: alimenti Baby Grade e lo svezzamento
Non c'è una sequenza precisa e universale da seguire per l'introduzione degli alimenti, in quanto questo è considerato un concetto superato, anche in relazione alla prevenzione delle allergie. Plasmon è promotore dell’esplorazione di nuovi alimenti, sempre accanto all’utilizzo di prodotti Baby Grade di estrema qualità. Il "Baby Grade" è un insieme di standard qualitativi e di sicurezza, definiti da rigide normative europee, che si applicano specificamente agli alimenti destinati alla prima infanzia, fino ai 3 anni di età.
Questi requisiti garantiscono che ogni prodotto sia perfettamente adatto all'organismo ancora in via di sviluppo dei più piccoli, imponendo limiti molto più severi rispetto agli alimenti per adulti su contaminanti come pesticidi e metalli pesanti, e definendo con precisione l'apporto di nutrienti essenziali.

Quali alimenti introdurre a 7 mesi? Le nostre raccomandazioni
A 7 mesi, il bambino è pronto per esplorare una varietà di sapori e consistenze. La maggior parte degli alimenti può essere introdotta fin da subito, prediligendo cibi digeribili e dalla consistenza adeguata alle prime fasi di alimentazione complementare.
Si consiglia di iniziare con un solo nuovo alimento alla volta (ad esempio un nuovo gusto di frutta o verdura omogeneizzata) e attendere almeno un giorno prima di introdurre un nuovo ingrediente per poter monitorare eventuali reazioni. Per una maggiore sicurezza e praticità, si raccomanda l'uso di prodotti specifici per l'infanzia, come gli omogeneizzati, che garantiscono l'assenza di contaminanti e la consistenza ottimale per i primi assaggi.
Durante l'alimentazione complementare, è importante assicurare un adeguato apporto di acqua in aggiunta a quella contenuta nel latte materno. Un consumo di circa 800 ml/die è adeguato per i bambini tra i 6 e 12 mesi, proveniente sia dal latte materno (o in formula) sia da cibi e bevande, inclusa l'acqua. Durante le pappe si può offrire circa mezzo bicchiere d'acqua.
È importante ricordare i cibi da evitare o limitare:
Sale e zucchero: è fondamentale non aggiungere sale e/o zucchero alle pappe del lattante almeno per tutto il primo anno di vita, e preferibilmente anche oltre. L'eccesso di sale in tenera età è correlato al rischio di ipertensione futura, e l'abitudine ai cibi troppo sapidi è difficile da eliminare. I reni dei lattanti non sono ancora completamente formati e non riescono a smaltire un eccesso di sodio, che potrebbe comprometterne la salute. Il sodio necessario per il bambino è già presente in molti alimenti, come il latte materno, e non va quindi aggiunto. Gli zuccheri liberi (diversi da quelli naturali nel latte e nella frutta) possono essere in eccesso con tè, tisane e acque zuccherate. Attenzione anche ai prodotti confezionati da forno, il consiglio è di leggere con cura gli ingredienti.
Bevande zuccherate: vanno evitate poiché non apportano benefici nutrizionali, sono da considerarsi al pari di un dolce.
Miele: sconsigliato al di sotto dei dodici mesi di vita, anche se pastorizzato, per il rischio di botulismo infantile dovuto alla possibile presenza di spore di botulino.
Latte vaccino: si raccomanda di introdurlo solo dopo i 12 mesi di età, in quanto non è una buona fonte di ferro, può causare microscopici sanguinamenti intestinali ed è ricco di proteine, il cui eccesso è sconsigliato.
Funghi: il Ministero della Salute indica di limitare il consumo di funghi fino ai 12 anni per il rischio tossicologico e l’immaturità del sistema enzimatico del bambino.
Questa lista non è esaustiva: esistono altri alimenti potenzialmente inadatti o pericolosi per i lattanti, per cui è sempre consigliabile confrontarsi con il pediatra o un professionista della nutrizione infantile prima di introdurre nuovi cibi nella dieta del bambino.
Quanti pasti nello svezzamento a 7 mesi
A 7 mesi il bambino può iniziare a consumare due pasti solidi al giorno, oltre a una merenda, con le rimanenti poppate di latte che continua a rivestire un ruolo importante nell’alimentazione complementare.

Plasmon consiglia: cosa mettere nella pappa della sera?
Le pappe possono essere preparate utilizzando una base di cereali (creme di cereali o pastina specifica per l’infanzia), verdure e fonti proteiche, anche in forma omogeneizzata, alternando carne, pesce, legumi, uovo, formaggi. È suggerito un equilibrio tra le varie tipologie di "secondi" da aggiungere alle pappe nel corso della settimana e suddividere la quota proteica nell’arco dello stesso giorno.
Di seguito si fornisce ogni categoria con maggiore dettaglio.
Cereali: creme di cereali come mais e tapioca, riso, semolino e multi cereali sono ideali per le prime pappe. Dall'inizio dello svezzamento si può introdurre anche la pastina minuscola, come la sabbiolina.
Verdure: è possibile optare per omogeneizzati di verdure, ottimi alleati nella creazione di pappe gustose e genuine.
- Fonti proteiche:
Formaggi che possono essere disciolti nelle pappe
Carne: carni omogeneizzate bianche (coniglio, pollo, tacchino...) o rosse (vitello, manzo...)
Pesce: ad esempio il pesce omogeneizzato
Legumi: i legumi (ceci, lenticchie, fagioli) sono fondamentali per il loro contenuto di proteine vegetali e fibre ma comunque contengono anche carboidrati. Al bambino possono essere offerti omogeneizzati di legumi, una valida alternativa alle proteine animali.
Frutta: può essere offerta omogeneizzata.
Condimenti: olio extra vergine d'oliva.

Tabella e schema svezzamento 7 mesi: le indicazioni di Plasmon
Nella tabella 1, riportiamo le categorie di vari alimenti in uno schema per lo svezzamento a 7 mesi.
Tre sono le precisazioni importanti:
costringere il bambino a consumare una certa quantità è un "atto di forza" che non rispetta i suoi bisogni. È molto più importante osservare i segnali di fame e sazietà del bambino e assecondarli, piuttosto che imporre quantità predefinite. Se un giorno mangia meno, non c'è da preoccuparsi.
L’obiettivo è portare in tavola i “giusti” alimenti non quello che effettivamente mangia.
È comunque importante porre attenzione al carico proteico dei pasti dei bambini, per cui è fondamentale seguire le indicazioni di quantità e frequenza fornite dal pediatra.
Tabella 1. Schema con alimenti per 7 mesi:
| Alimento | Formato consigliato |
| Cereali in polvere/Pastina | Creme di cereali, semolino, pastina minuscola |
| Verdure | Omogeneizzati di verdure (1/2 vasetto – 1 vasetto) |
| Legumi | Omogeneizzati di legumi (1/2 vasetto – 1 vasetto) |
| Formaggi | Formaggi specifici (come il Grana Padano o lo stracchino sciolti nella pappa) o omogeneizzati al formaggio |
| Pesce | Omogeneizzati di pesce (1/2 vasetto – 1 vasetto) |
| Carne | Omogeneizzati di carne (1/2 vasetto – 1 vasetto) |
| Uova | ½ Uovo |
| Frutta | Omogeneizzati di frutta (1/2 vasetto – 1 vasetto) |
| Condimenti | Olio extra vergine d'oliva a crudo (1 cucchiaino a pasto) |
Questa tabella è puramente indicativa e può essere adattata alle esigenze specifiche del bambino. Ogni famiglia può personalizzare il piano in base alle preferenze del bambino e ai consigli del pediatra.
Esempio di frequenza di consumo degli alimenti durante lo svezzamento a 7 mesi:
Uova: 1-2 volte alla settimana
Omogeneizzati di legumi: 4-5 volte alla settimana
Omogeneizzati di pesce: 2-3 volte alla settimana
Omogeneizzati di carne: massimo 3 volte alla settimana
Formaggi specifici da sciogliere nella pappa o omogeneizzati al formaggio: massimo 2 volte alla settimana
Bibliografia
CREA, (2018). Linee Guida per una Sana Alimentazione consultabili al link https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/nuove-linee-guida-per-una-sana-alimentazione-edizione-2018-
Le linee guida dell’OMS sono disponibili a questi link
https://www.epicentro.iss.it/allattamento/alimentazione-complementare-infantile-linea-guida-oms-2023
https://www.who.int/publications/i/item/9789240081864
Il punto di vista dell’Associazione Culturale Pediatri sull’alimentazione complementare, Associazione Culturale Pediatri, 07.12.2017
Ramina V., Svezzamento per tutta la famiglia, informazioni, trucchi e ricette per stare tutti insieme a tavola, ed. Gribaudo, 2021.
Fulghesu G., Alimentazione naturale dallo svezzamento all’adolescenza. I prodotti biologici sulla tavola del bambino, ed. Tecniche Nuove, 2015
Il cucchiaino d’argento, addio biberon arriva la pappa! Ed. EditorialeDomus, 2019
Il cucchiaino d’argento, 120 pappe e piattini golosi, Ed. EditorialeDomus, 2020









