A COSA SERVE LA MERENDA?
Le merende pomeridiane o gli spuntini di metà mattina rappresentano una fonte nutrizionale altamente importante nei bambini più piccoli e fanno parte dei 5 momenti giornalieri dedicati al pasto. E’ consigliabile proporre delle alternative salutari durante le merende e gli spuntini per contribuire a sostenere lo sviluppo in età evolutiva (per maggiori informazioni su “obesità e crescita in salute” clicca qui).
L’abitudine di frazionare la giornata alimentare in più pasti, inserendo 1-2 piccole merende, può aiutare a far fronte alle particolari esigenze in calorie e in principi nutritivi tipiche di questa età. Infatti, lo spuntino o merenda è utile perché consente di arrivare meno affamati all’ora di pranzo. È importante prestare attenzione alle porzioni, non bisogna infatti eccedere nelle quantità, poiché altrimenti si ricadrebbe nell’effetto opposto, ovvero ridurre l’appetito per il pasto successivo e sbilanciare l’alimentazione in nutrienti. Ogni merenda, pertanto, deve ricoprire il 5-10% (e non oltre) dell’energia giornaliera.
Non solo, se ben bilanciata, la merenda rappresenta un’ottima occasione per consumare una fonte di fibre e per garantire un ottimale intake di vitamine e minerali nella giornata alimentare.
Da ultimo, la varietà degli alimenti proposti a merenda è un elemento chiave nell’evitare che i bambini si annoino e rifiutino lo spuntino.
QUANDO INIZIARE E QUALE MERENDA SCEGLIERE
È importante instaurare delle corrette abitudini fin dalla prima infanzia, per tale ragione i bambini dovrebbero iniziare a consumare la merenda durante il periodo del divezzamento. Infatti, a differenza dei primi 6 mesi di vita in cui il latte (materno o in formula) rappresenta l’unica fonte di nutrimento del neonato, nella fascia di età 6-12 mesi avviene l’introduzione di alimenti complementari.
Nei primi mesi di divezzamento, quando il bambino lo richiede, è sempre possibile fornire l’allattamento a richiesta, e infatti si consiglia di mantenere una poppata di metà mattina, di metà pomeriggio o entrambe.
Successivamente, ad esempio intorno al settimo mese, è possibile iniziare a consumare una merenda di metà mattina o metà pomeriggio, inserendo una porzione di frutta fresca (40-50 g) o mezzo vasetto di omogeneizzato di frutta (50 g).
Progressivamente sarà poi possibile proporre mezzo vasetto di yogurt bianco intero o di yogurt per l’infanzia come spuntino. Lo yogurt a merenda è ottimale non solo durante le fasi del divezzamento ma anche dopo l’anno di vita, periodo in cui si raccomanda al bambino di consumare due merende, una a metà mattina e una a metà pomeriggio. In questo caso la porzione è pari a mezzo vasetto di yogurt bianco intero abbinato a 40g di frutta fresca o un vasetto di yogurt per l’infanzia.
Per alternare gli spuntini e le merende pomeridiane è possibile poi consumare il biscotto per l’infanzia rispettando le seguenti porzioni di consumo: 1 biscotto a 6 mesi, 1-2 a 7-8 mesi, 2,3 nella fascia 9-10 mesi e da 2 ai 4 biscotti a 12 mesi di età.
SCEGLIERE TRA I CIBI PER L’INFANZIA
Gli alimenti per l’infanzia rispettano degli elevati standard nutrizionali e di sicurezza alimentare. Infatti, questi alimenti garantiscono un ridotto contenuto di pesticidi e contaminanti rispetto agli alimenti tradizionali e per legge non contengono alcun colorante né conservante nella propria lista di ingredienti. Scegliere un alimento per l’infanzia come merenda non è solo sinonimo di sicurezza alimentare ma anche di prodotti nutrizionalmente bilanciati per l’età infantile.
Gli alimenti per l’infanzia sono ideati per essere funzionali allo sviluppo motorio e dell’indipendenza infantile. Ad esempio, il biscotto per l’infanzia nasce proprio con l’obiettivo di essere tenuto in mano autonomamente dal bambino. Tra gli alimenti per l’infanzia ergonomici e funzionali vi sono anche le pouches a base frutta, , la cui forma permette di essere spremuti da soli dal bimbo che con la crescita acquisisce capacità motorie e di coordinazione.
Infine, tra gli alimenti che possono essere consumati a merenda dopo i 12 mesi di vita vi sono anche gli snack sapidi a base di verdure e legumi. Questi snack rappresentano delle valide proposte di snack per i bambini perché sono prodotti senza alcuna aggiunta di sale, non sono fritti e il loro sapore delicato è l’ideale per i palati dei più piccoli.
SCEGLIERE TRA I CIBI PER L’INFANZIA
- La scelta dei piatti da proporre ai bambini nel periodo invernale ricade quindi in pietanze calde e “ritemperanti” per far fronte al freddo di questa stagione. Consumare cibi caldi, che non vuol dire bollenti e appena tolti dal fuoco, permette di introdurre nell’organismo calore e innalza la temperatura corporea interna. Ad esempio, proporre passati di verdura e zuppe calde è ottimale non solo per consumare verdure di stagione ma anche per integrare liquidi, che potrebbero essere introdotti in misura ridotta a causa del clima freddo.
- Per assecondare i gusti del bambino è possibile, per esempio, proporre le pietanze variando la ricetta o abbinandole a sapori e consistenze diverse.
- È consigliabile però preparare minestre e zuppe che siano nutrizionalmente complete: assieme alle verdure si deve quindi abbinare un cereale come pasta, riso, orzo, ecc e una fonte proteica principale, ad esempio i legumi o il formaggio. In particolare, i legumi e i cereali consumati insieme hanno dei profili complementari tra loro, quindi i pasti in cui vengono combinati hanno un’ottima qualità proteica per la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali (per maggiori informazioni sui legumi leggi qui). Se si preferisce è possibile alternare ai legumi e ai formaggi anche pesce, uova e carne rispettando sempre le corrette porzioni e frequenze di consumo (tutte le informazioni le trovi qui).
FONTI
- Linee guida CREA per una sana alimentazione. Revisione 2018.
- LARN. Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana
- Frassinetti A.; Gussoni M. T.; ATS Milano Città Metropolitana Consensus Primi 1000 Giorni Di Vita. Alimentazione Complementare Da 6 a 24 Mesi. Aspetti Applicativi 2016