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Merenda

Bimbi & Merenda

Bimbi & Merenda
Giulia Fiore
Scrittore ed esperto1 anno fa
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A COSA SERVE LA MERENDA?

Le merende pomeridiane o gli spuntini di metà mattina rappresentano una fonte nutrizionale altamente importante nei bambini più piccoli e fanno parte dei 5 momenti giornalieri dedicati al pasto. E’ consigliabile proporre delle alternative salutari durante le merende e gli spuntini per contribuire a sostenere lo sviluppo in età evolutiva (per maggiori informazioni su “obesità e crescita in salute” clicca qui).

L’abitudine di frazionare la giornata alimentare in più pasti, inserendo 1-2 piccole merende, può aiutare a far fronte alle particolari esigenze in calorie e in principi nutritivi tipiche di questa età. Infatti, lo spuntino o merenda è utile perché consente di arrivare meno affamati all’ora di pranzo. È importante prestare attenzione alle porzioni, non bisogna infatti eccedere nelle quantità, poiché altrimenti si ricadrebbe nell’effetto opposto, ovvero ridurre l’appetito per il pasto successivo e sbilanciare l’alimentazione in nutrienti. Ogni merenda, pertanto, deve ricoprire il 5-10% (e non oltre) dell’energia giornaliera.

Non solo, se ben bilanciata, la merenda rappresenta un’ottima occasione per consumare una fonte di fibre e per garantire un ottimale intake di vitamine e minerali nella giornata alimentare.

Da ultimo, la varietà degli alimenti proposti a merenda è un elemento chiave nell’evitare che i bambini si annoino e rifiutino lo spuntino.

QUANDO INIZIARE E QUALE MERENDA SCEGLIERE

È importante instaurare delle corrette abitudini fin dalla prima infanzia, per tale ragione i bambini dovrebbero iniziare a consumare la merenda durante il periodo del divezzamento. Infatti, a differenza dei primi 6 mesi di vita in cui il latte (materno o in formula) rappresenta l’unica fonte di nutrimento del neonato, nella fascia di età 6-12 mesi avviene l’introduzione di alimenti complementari.

Nei primi mesi di divezzamento, quando il bambino lo richiede, è sempre possibile fornire l’allattamento a richiesta, e infatti si consiglia di mantenere una poppata di metà mattina, di metà pomeriggio o entrambe.

Successivamente, ad esempio intorno al settimo mese, è possibile iniziare a consumare una merenda di metà mattina o metà pomeriggio, inserendo una porzione di frutta fresca (40-50 g) o mezzo vasetto di omogeneizzato di frutta (50 g).

Progressivamente sarà poi possibile proporre mezzo vasetto di yogurt bianco intero o di yogurt per l’infanzia come spuntino. Lo yogurt a merenda è ottimale non solo durante le fasi del divezzamento ma anche dopo l’anno di vita, periodo in cui si raccomanda al bambino di consumare due merende, una a metà mattina e una a metà pomeriggio. In questo caso la porzione è pari a mezzo vasetto di yogurt bianco intero abbinato a 40g di frutta fresca o un vasetto di yogurt per l’infanzia.

Per alternare gli spuntini e le merende pomeridiane è possibile poi consumare il biscotto per l’infanzia rispettando le seguenti porzioni di consumo: 1 biscotto a 6 mesi, 1-2 a 7-8 mesi, 2,3 nella fascia 9-10 mesi e da 2 ai 4 biscotti a 12 mesi di età.

SCEGLIERE TRA I CIBI PER L’INFANZIA

Gli alimenti per l’infanzia rispettano degli elevati standard nutrizionali e di sicurezza alimentare. Infatti, questi alimenti garantiscono un ridotto contenuto di pesticidi e contaminanti rispetto agli alimenti tradizionali e per legge non contengono alcun colorante né conservante nella propria lista di ingredienti. Scegliere un alimento per l’infanzia come merenda non è solo sinonimo di sicurezza alimentare ma anche di prodotti nutrizionalmente bilanciati per l’età infantile.

Gli alimenti per l’infanzia sono ideati per essere funzionali allo sviluppo motorio e dell’indipendenza infantile. Ad esempio, il biscotto per l’infanzia nasce proprio con l’obiettivo di essere tenuto in mano autonomamente dal bambino. Tra gli alimenti per l’infanzia ergonomici e funzionali vi sono anche le pouches a base frutta, , la cui forma permette di essere spremuti da soli dal bimbo che con la crescita acquisisce capacità motorie e di coordinazione.

Infine, tra gli alimenti che possono essere consumati a merenda dopo i 12 mesi di vita vi sono anche gli snack sapidi a base di verdure e legumi. Questi snack rappresentano delle valide proposte di snack per i bambini perché sono prodotti senza alcuna aggiunta di sale, non sono fritti e il loro sapore delicato è l’ideale per i palati dei più piccoli.

SCEGLIERE TRA I CIBI PER L’INFANZIA

  1. La scelta dei piatti da proporre ai bambini nel periodo invernale ricade quindi in pietanze calde e “ritemperanti” per far fronte al freddo di questa stagione. Consumare cibi caldi, che non vuol dire bollenti e appena tolti dal fuoco, permette di introdurre nell’organismo calore e innalza la temperatura corporea interna. Ad esempio, proporre passati di verdura e zuppe calde è ottimale non solo per consumare verdure di stagione ma anche per integrare liquidi, che potrebbero essere introdotti in misura ridotta a causa del clima freddo.
  2. Per assecondare i gusti del bambino è possibile, per esempio, proporre le pietanze variando la ricetta o abbinandole a sapori e consistenze diverse.
  3. È consigliabile però preparare minestre e zuppe che siano nutrizionalmente complete: assieme alle verdure si deve quindi abbinare un cereale come pasta, riso, orzo, ecc e una fonte proteica principale, ad esempio i legumi o il formaggio. In particolare, i legumi e i cereali consumati insieme hanno dei profili complementari tra loro, quindi i pasti in cui vengono combinati hanno un’ottima qualità proteica per la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali (per maggiori informazioni sui legumi leggi qui). Se si preferisce è possibile alternare ai legumi e ai formaggi anche pesce, uova e carne rispettando sempre le corrette porzioni e frequenze di consumo (tutte le informazioni le trovi qui).

FONTI

  1. Linee guida CREA per una sana alimentazione. Revisione 2018.
  2. LARN. Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana
  3. Frassinetti A.; Gussoni M. T.; ATS Milano Città Metropolitana Consensus Primi 1000 Giorni Di Vita. Alimentazione Complementare Da 6 a 24 Mesi. Aspetti Applicativi 2016
Giulia Fiore
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