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Prima pappa neonato: le dosi e come prepararla

Prima pappa neonato: le dosi e come prepararla
plasmon
Scrittore ed esperto9 mesi fa
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Le prime pappe e lo svezzamento: tutto quello che c’è da sapere

La prima pappa: una tappa importante per il bimbo

La prima pappa segna l’inizio del divezzamento, ovvero il passaggio da un’alimentazione esclusivamente a base di latte ad una mista con cibi solidi. Le diverse Società Scientifiche Internazionali concordano nell’attendere l’età dei sei mesi, per introdurre alimenti differenti dal latte materno, raccomandando così indirettamente l’allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi di vita [1]. Gli alimenti che vengono introdotti durante il divezzamento non rappresentano un sostituto del latte, bensì sono complementari all’alimentazione a base di latte che il bambino assume [2].

Lo svezzamento è un periodo di scoperta e novità durante il quale il bambino per la prima volta prova a gustare e a fare esperienza di alimenti che non siano latte. È un percorso graduale che ha inizio con piccoli assaggi attraverso i quali il bambino impara a gestire i cibi e si prepara a ricevere una quantità maggiore di pappa. Infatti, per arrivare a consumare l’intera pappa è necessario che il piccolo sviluppi in maniera graduale le abilità sensoriali e motorie della bocca.

Quando dare la prima pappa...e la seconda pappa?

Il divezzamento, o l’alimentazione complementare, è dunque un passaggio e una fase che si verifica intorno al sesto mese di vita [1]. Si inizia l’alimentazione complementare, perché il latte materno, o quello in formula, da solo progressivamente diventa insufficiente a soddisfare le richieste nutrizionali del bambino. Ciononostante, il momento di introduzione di alimenti complementari a livello individuale deve essere comunque “personalizzato”, valutando con il proprio pediatria il contesto familiare, il rapporto mamma-bambino, le esigenze specifiche della mamma e la crescita del lattante [2].

La prima pappa viene consumata dal bambino nella fascia oraria di mezzogiorno. Le prime settimane dall’introduzione della prima pappa servono per abituare il piccolo a questa novità. Trascorso circa un mese dall’introduzione della prima pappa, arriva poi il momento di iniziare anche la seconda pappa che andrà a sostituire la poppata della sera.

Come deve essere la prima pappa

È bene iniziare con piccole dosi da aumentare gradualmente man mano che il bimbo dimostra interesse per il nuovo cibo. Grazie ai primi assaggi il bambino imparerà a gestire quantità sempre più crescenti di cibo, arrivando così in poco tempo a consumare la sua prima pappa. La prima pappa servirà a far prendere confidenza al bambino con la novità dei cibi e con il cucchiaino.

Ricordatevi che per il piccolo ogni alimento è una novità! Non stupitevi di fronte alle reazioni che possono emergere con l’assaggio dei primi alimenti. Iniziate proponendo pappe dai gusti leggeri e delicati. Oltre al gusto, occorre prestare attenzione anche alla consistenza dei cibi. Le prime pappe devono essere cremose, pertanto si raccomanda di proporre cibo sottoforma di passati e di puree. Questo perché gli alimenti proposti devono essere compatibili con le particolari esigenze fisiologiche e abilità masticatorie del bambino, che intorno ai 6 mesi sono ancora limitate alla suzione e alla deglutizione [3,4] (per maggiori informazioni leggi anche Lo sviluppo della funzione alimentare).

Come abituare il bambino a mangiare le prime pappe

È consigliabile introdurre la prima pappa in sostituzione del latte di mezzogiorno. Proponete la pappa all’incirca nella stessa fascia oraria, questo vi permetterà di instaurare una routine e abituare il bambino al momento della pappa. L’introduzione della prima pappa nella fascia di mezzogiorno è indicata soprattutto per verificare la risposta del bimbo agli alimenti, cosa che risulterebbe più difficile durante la notte dopo un pasto serale.

È importante, soprattutto in questa fase, che il piccolo faccia esperienza anche con le mani e che si abitui a sporcarsi. Attraverso queste esperienze il bambino capirà che il momento del pasto è un momento divertente e positivo [3].

È possibile che inizialmente il bimbo non consumi per intero tutta la pappa e molta potrebbe rimanere sulle sue manine o spargersi su tavolo e stoviglie. Non bisogna preoccuparsi se parte viene avanzata, con il passare del tempo la scoperta degli alimenti lo porterà ad accettare tutta la pappa.

Come si prepara la prima pappa

La prima pappa è un vero e proprio “piatto unico”: grazie ad un insieme di alimenti che si completano tra loro assicurerai al tuo bambino tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Le prime pappe andranno a sostituire il latte di mezzogiorno. È possibile iniziare con delle pappe sapide dai gusti leggeri e delicati.

La base fondamentale della prima pappa può essere la seguente:

  • 180 - 200 ml di brodo vegetale senza sale ottenuto da verdure di stagioneOttenuto facendo bollire per circa un’ora un 1 litro d’acqua, una patata, una carota e una zucchina di medie dimensioni. Dopo riduzione dell’acqua di bollitura a circa metà del volume, filtrare il brodo e passare le verdure con il passaverdure (si consiglia di non utilizzare il frullatore ad immersione per evitare che venga inglobata aria).
  • 2-3 cucchiai (20 g) di crema di cereali per il divezzamento (riso o mais o tapioca o semolino o multi-cereali)
  • 2-3 cucchiai (20 g) di verdure passate ottenute dalla preparazione del brodo oppure mezzo vasetto (40 g) di omogeneizzato di verdure.
  • solitamente per la prima pappa si impiega mezzo vasetto (40 g) di omogeneizzato di carne, ma è possibile proporre in alternativa mezzo vasetto di omogeneizzato di pesce, di formaggio, oppure di legumi decorticati.
  • 1 cucchiaino (5 g) di olio extravergine di oliva

Dopo i pasti, o come spuntino di metà mattina o merenda pomeridiana, si può proporre mezzo vasetto di omogeneizzato di frutta (50 g) o in alternativa 40-50 g di frutta fresca grattugiata o frullata, precedentemente sbucciata e privata dei semi.

Impiegate il precedente schema per iniziare il divezzamento, e mantenete per 2-3 giorni gli stessi ingredienti nella pappa. L’introduzione di nuovi alimenti dovrà essere graduale: passati 3 giorni dalla prima pappa è possibile introdurre progressivamente a libera scelta un nuovo alimento. L’introduzione di alimenti progressiva è utile per valutare se il bambino risulta sensibile a uno o più alimenti.

Quali sono le dosi per la prima pappa

Le dosi della prima pappa sono importanti per assicurare che il bambino riceva la giusta quantità di tutti i nutrienti. Assieme al brodo (circa 180-200 ml), la pappa viene composta con una porzione di cereali, che inizialmente dovrà presentarsi sottoforma di creme di cereali o semolino. La porzione di cereali dovrebbe essere di 20 g, ovvero 2-3 cucchiai circa di creme di cereali o semolino. Con il passare delle settimane sarà possibile poi introdurre riso o pastine pensate per l’infanzia, impiegando la stessa quantità, che risulta valida per tutto il periodo 6-12 mesi.

Assieme alla porzione di cereali è bene garantire una porzione di verdura: all’incirca 2-3 cucchiai (20 g) di verdure passate precedentemente ottenute dalla preparazione del brodo oppure è possibile proporre mezzo vasetto (40 g) di omogeneizzato di verdure. Da ultimo, non meno importante vi è la “fonte proteica”. Gli alimenti che appartengono a questo gruppo sono essenzialmente cinque: carne, pesce, formaggi, uova e legumi. Nella prima pappa viene generalmente offerta la carne e trascorsi 2-3 giorni con lo stesso schema, è importante poi introdurre progressivamente una nuova fonte proteica. Questo permette di alternare nella pappa le fonti proteiche, che non devono essere associate tra di loro. Le porzioni di riferimento da impiegare in tutta la fascia di età 6-12 mesi sono le seguenti:

  • Carne: ½ vasetto di Omogeneizzato (40 g) oppure 15 g di carne fresca.
  • Pesce: ½ vasetto di Omogeneizzato (40 g) oppure 20 g di pesce fresco
  • Formaggio: ½ vasetto di Omogeneizzato (40 g) oppure 5 g di parmigiano o 15 g di ricotta/formaggino
  • Uovo: ½ uovo sodo schiacciato (si inizia con piccoli assaggi di tuorlo e progressivamente si aumenta la quantità andando ad integrare anche l’albume)
  • Legumi: ½ vasetto di Omogeneizzato (40 g) oppure 10 g di legumi secchi decorticati, o 25 g di legumi freschi o surgelati decorticati

Completate la pappa aggiungendo sempre un cucchiaino (5 g) di olio di oliva extravergine a crudo, che rappresenta un’indispensabile fonte di grassi per il piccolo.

Durante l’introduzione della seconda pappa è importante imparare ad alternare le fonti proteiche del bambino seguendo uno schema vario e bilanciato. Le dosi degli ingredienti delle pappe rimangono le stesse ma si possono iniziare a introdurre nel brodo e a proporre come assaggio nuove verdure o nuovi gusti di omogeneizzati.

I 10 consigli per affrontare le prime pappe

  1. Non avere fretta di iniziare: non esiste un momento preciso e uguale per tutti i lattanti, dipende dalle esigenze e dallo sviluppo del tuo bambino che valuterà il pediatra
  2. Il momento della pappa deve essere un momento sereno e tranquillo, tenete lontane le tensioni che potrebbero influenzare negativamente l’occasione del pasto
  3. Incoraggiate precoci esperienze con più alimenti, fin da inizio divezzamento, senza tardare l’introduzione di alcun cibo
  4. Promuovete un’offerta varia di alimenti con differenti sapori e colori, che incuriosiscano il piccolo, e di una consistenza adeguata allo sviluppo del bambino
  5. Il bambino non ha gli stessi gusti di un adulto: non aggiungete sale, zucchero e salse alle preparazioni delle sue pappe
  6. Assicuratevi una postura adeguata e confortevole, che lo aiuti nell’esperienza della prima pappa
  7. Abituate il bambino al momento della pappa: instaurate una routine proponendo ad orari regolari delle pappe salutari e gustose
  8. Lasciate che il piccolo faccia esperienza anche con le mani, lo aiuterà a capire che il momento del pasto è un momento divertente e positivo
  9. Limitate le distrazioni e ricordatevi che schermi, cellulari e televisori dovranno essere spenti
  10. Non ti preoccupare se il tuo bambino rifiuta spesso alcuni cibi, riproponi lo stesso alimento in più occasioni: possono essere necessarie fino a 8–10 esposizioni per ottenere gradimento e accettazione di un alimento da parte del piccolo.

 

Bibliografia:

[1] Fewtrell M, Bronsky J, Campoy C, Domellöf M, Embleton N, Fidler Mis N, Hojsak I, Hulst JM, Indrio F, Lapillonne A, Molgaard C. Complementary Feeding: A Position Paper by the European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition (ESPGHAN) Committee on Nutrition. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2017 Jan;64(1):119-132.

[2] Manuale di nutrizione in età evolutiva, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), 2016.

[3] Antonella Cerchiari. Viaggio nella funzione alimentare del bambino. Da 0 a 3 anni di età. Guida pratica per neo genitori, genitori ed esperti. 2011

[4] Commissione Europea. Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione Europea. 2006

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