Quando l'alimentazione non è in grado di supportare sufficientemente le necessità dell'organismo o per scarsa introduzione o poco variata o per mancato assorbimento, con l'aiuto e la valutazione di un pediatra nutrizionista si può ricorrere all'ausilio degli integratori. Ne esistono di estremamente differenti, per questo è fondamentale l'aiuto di un esperto che valuti le reali necessità di un complesso vitaminico, determinando il giusto apporto di:
- vitamina D;
- oligoelementi, fra cui rame e zinco che hanno un ruolo importante come immunomodulatori;
- lattoferrina, una proteina verso cui l’interesse scientifico è aumentato negli ultimi anni, essendo stata spesso studiata per le sue proprietà antivirali;
- il complesso di prebiotici o probiotici e anche di un Bifidobacterium che appartiene alla famiglia dei batteri lattici
I bifidobatteri aiutano a favorire la digestione del lattosio negli adulti che non producono lattasi intestinale, ma il Bifidobacterium lactis ha un effetto positivo sui neonati perché stimola la loro crescita, riduce l'eczema atopico e la diarrea da rotavirus, oltre a combattere le infezioni e a supportare il sistema immunitario.
Autrice: Dott.ssa Maria Luisa Roberti, Specialista in Clinica Pediatrica, Nipiologia e Paidologia, Chirurgia Pediatrica e Omotossicologia. Esperienze lavorative: medico dirigente Servizio di Neonatologia Clinica, medico dirigente Divisione di Chirurgia Pediatrica, Consulente Pediatra presso la divisone di Dermatologia Pediatrica, Pediatra di famiglia.
Avvertenze:
- 1) Non superare la dose giornaliera raccomandata
- 2) Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata
- 3) Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
- 4) Consultare sempre il proprio medico/pediatra