Quando parliamo di zucchero…
La parola “zucchero” è un termine molto ampio che include al suo interno numerose accezioni con differenti significati. Tuttavia, per controllare il consumo di zuccheri nella dieta del bambino è importante comprenderne le differenze e i significati.
Quando si parla di zuccheri totali ci si riferisce ad entrambi: gli zuccheri naturalmente presenti nel cibo e gli zuccheri liberi.
- Gli zuccheri naturalmente presenti nel cibo sono contenuti in frutta, verdure, cereali e in latte e derivati.
- Gli zuccheri liberi vengono invece definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come tutti i monosaccaridi e disaccaridi aggiunti ad alimenti e bevande o presenti comunemente in miele, sciroppi e succhi di frutta. Gli zuccheri liberi, quindi, possono essere aggiunti negli alimenti dal produttore oppure dal consumatore ad esempio impiegando lo zucchero da tavola, o saccarosio. La differenza tra le due tipologie deriva proprio dalla diversa metabolizzazione da parte dell’organismo: gli zuccheri naturalmente presenti sono spesso veicolati da alimenti contenenti fibra risultando meno accessibili all’organismo e quindi assorbiti più lentamente; viceversa gli zuccheri liberi, come da definizione, sono facilmente e rapidamente assorbibili.
Quali cibi contengono zuccheri?
Gli zuccheri sono presenti in numerosi alimenti della dieta infantile: è opportuno però distinguere quale tipologia di zucchero essi contengano. Nella dieta di un bambino la frutta, la verdura, i cereali e il latte sono fonte di zuccheri naturalmente presenti negli alimenti, ed è corretto che vengano consumati quotidianamente. Al contrario, i succhi di frutta sono da considerare alimenti contenenti zuccheri liberi, ciononostante la comunità scientifica li ritiene nutrizionalmente più validi di una comunque bevanda zuccherata, dal momento che rappresentano un veicolo di Vitamina A, Vitamina C e altri nutrienti. Altri zuccheri liberi nella dieta del bambino possono derivare dal consumo di biscotti per l’infanzia e budini, il cui consumo non è da condannare ed è normale che si verifichi, purché all’interno di una dieta varia ed equilibrata.
Sicurezza e quantità raccomandate
Un eccessivo consumo di zuccheri liberi rimane motivo di preoccupazione perché si associa a numerosi rischi per la salute del bambino e dell’adulto. Un sovra consumo di zuccheri liberi in età infantile si associa in primis ad un aumento delle carie ai denti ma anche ad un aumento del rischio di sovrappeso e obesità (specialmente con il consumo di bevande gasate zuccherate) e di problemi gastrointestinali (flatulenza, diarrea, dolore addominale). Infine, lo zucchero aggiunto può anche ridurre l’appetito del bambino e limitare il consumo di cibi più nutrienti. Per tutte queste ragioni esistono delle raccomandazioni per un consumo di zuccheri liberi in salute e sicurezza fin da bambini. È utile però ricordare che, mentre per alimenti come latte, verdura, frutta e cereali vi è un consumo giornaliero raccomandato e indispensabile (inclusi anche gli zuccheri da essi veicolati), al contrario per gli zuccheri liberi non esiste un fabbisogno nutrizionale in bambini e neonati, ma esclusivamente delle raccomandazioni. Ad oggi le raccomandazioni consigliano di ridurre il consumo di zuccheri liberi a <5% dell’energia giornaliera di bambini e adolescenti di età 2-18 anni, e questo intake potrebbe essere anche inferiore sotto i 2 anni di età.
Come comportarsi
Quando è possibile gli zuccheri andrebbero consumati nella loro forma naturale, ad esempio nel neonato attraverso il consumo di latte (materno, in formula), yogurt e frutta fresca. Ai bambini e neonati non bisognerebbe dare bevande zuccherate di alcun tipo, perché l’unica bevanda raccomandata è l’acqua. Per tutte queste ragioni l’aggiunta di zucchero da tavola non è raccomandabile nella preparazione di alimenti complementari e nel cibo per lattanti e bambini piccoli. Ciononostante, con la crescita è normale che il bambino entri in contatto con alimenti che contengano zuccheri liberi (come biscotti, succhi di frutta e merende) il cui consumo ridotto e limitato può normalmente verificarsi all’interno di una dieta varia ed equilibrata, rispettando le raccomandazioni.
FONTI:
- European Commission. Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione Europea
- Fewtrell M, Bronsky J, Campoy C, Domellöf M, Embleton N, Fidler Mis N, Hojsak I, Hulst JM, Indrio F, Lapillonne A, Molgaard C. Complementary Feeding: A
- Position Paper by the European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition (ESPGHAN) Committee on Nutrition. J Pediatr
- Gastroenterol Nutr. 2017 Jan;64(1):119-132.
- Fidler Mis N, Braegger C, Bronsky J, Campoy C, Domellöf M, Embleton ND, Hojsak I, Hulst J, Indrio F, Lapillonne A, Mihatsch W, Molgaard C, Vora R, Fewtrell M; ESPGHAN Committee on Nutrition:. Sugar in Infants, Children and Adolescents: A Position Paper of the European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition Committee on Nutrition. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2017 Dec;65(6):681-696.
- ESPGHAN, European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) Committee on Nutrition. Sugar Intake in Infants, Children and Adolescents. Advice Guide. 2017.