Cercare di capire il mondo che li circonda è un'operazione difficile per i bambini e da piccoli tendono necessariamente a semplificare: hanno bisogno di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa si fa e cosa non si fa. Faticano a processare le eccezioni e le incongruenze. Comprendere come funzionano amore e amicizia, può essere particolarmente difficile:
- se vi volete bene non dovete litigare
- se mi volete bene non dovete uscire la sera
- se mi sgridate non mi volete bene
- se non me lo presti non sono più tua amica
- se giochi con lei vuol dire che le vuoi più bene che a me
Uno dei nostri compiti è proprio quello di stare loro accanto in questo processo di scoperta e ricerca di senso fornendo un confronto aperto e non giudicante:
- “A volte anche chi si vuole bene litiga.”
- “A volte litigare è un modo in cui si chiede all'altro attenzione a amore.”
- “Anche mentre litighiamo, sappiamo di volerci bene.”
- “Cosa non ti piace quando litighiamo?”
- “Tu hai mai litigato con qualcuno a cui vuoi bene?”
- “Tu sei la persona più importante del mondo per me, e anche io e te a volte litighiamo, no?”
- “Anche se vogliamo tanto bene a una persona a volte ci fa piacere passare un po' di tempo per conto nostro.”
Rispondere ai dubbi dei bambini a volte è difficile perché chiama in causa le nostre paure e fragilità. Come sempre, il lavoro con i bambini richiede prima di tutto un lavoro su se stessi.
Famiglia e famiglie
Oggi è la giornata internazionale della famiglia e può essere un'occasione per riflettere insieme a figli e figlie sul fatto che le famiglie hanno alcune cose in comune e tante forme diverse.
- Una famiglia con due mamme o due papà
- Una famiglia con un genitore solo
- Una famiglia in cui i bambini vivono con i nonni
- Una famiglia con 15 cugini
- Una famiglia senza zii
I bambini, come dicevamo, si creano delle idee di quello che è vero in base a ciò che sentono e vedono. Se sentono dire ai loro genitori “noi siamo una famiglia” immaginano che tutte le famiglie siano fatte come la loro. Se poi incontrano realtà diverse, quell'idea si espande per accogliere altri modelli. La flessibilità con cui i piccoli adattano e rivedono i loro pensieri è disarmante: sono abituati a imparare costantemente cose nuove e quindi sono aperti e disponibili. È bene parlare con loro in modo chiaro, onesto e semplice:
“Noi tre siamo una famiglia, anche Susan e suo nonno sono una famiglia. La signora del piano di sotto ha due figli che vivono all'estero, anche loro sono una famiglia. E quella bimba con cui giochi al parco ha due mamme: anche loro sono una famiglia.”
Un'attività tutti insieme
Per portare ancora più concretezza al dialogo sulla famiglia, ti propongo un'attività che se ti va puoi fare con i tuoi bimbi per ragionare insieme su quello che è importante in un nucleo di persone che si vogliono bene.
Prendete un foglio grande e delle matite o pennarelli. Sedetevi in cerchio con i materiali al centro. Se vi fa piacere, mettete una musica allegra. A turno prendete il foglio: ognuno può scrivere una parola o fare un disegno che gli viene in mente pensando alla famiglia. I più piccoli disegneranno, i bimbi in età scolare forse avranno voglia di scrivere o faranno entrambe le cose, gli adulti possono dare l'esempio che è tutto possibile e tutto giusto: un disegno grande, una scritta piccola, una linea che unisce due cose…senza nessun giudizio. Che venga fuori amore, gentilezza o coccole, che si disegni un divano, un cuore o un biscotto, questo sarà il vostro quadro della famiglia e potete appenderlo in camera da letto per ricordarvi le cose che per voi sono “casa”!
Elisa Pella - Il genitore consapevole Parent coach