L’autosvezzamento e modelli affini, come il baby led weaning (BLW) o il baby-led introduction to solids (BLISS), sono modalità di intro¬duzione dell’alimentazione complementare che ruotano attorno all’autonomia del bambino attraverso l’offerta di cibo della famiglia, che il bambino manipola e porta autonomamente alla bocca (1). Il termine autosvezzamento non dovrebbe e non può essere tradotto, come a volte viene erroneamen¬te interpretato da alcuni genitori, come il bambino che “si svezza da solo” o come lo svezza¬mento “fai-da-te” di genitori che decidono autonomamente cosa dar da mangiare al bambino (1).
Qualsiasi sia il modello di alimentazione complementare perseguita è compito del genitore conoscere sia le norme di educazioni alimentare quanto le indicazioni sul taglio degli alimenti per favorire una crescita in sicurezza del bambino. Durante lo svezzamento il genitore deve proporre al lattante alimenti contenenti tutte le componenti nutritive indispensabili alla crescita. L’offerta di alimenti tradizionali al posto del baby food potrebbe esporre il bambino ad un maggiore consumo di sale e zucchero, da qui la necessità che i genitori che adottano modelli di autosvezzamento seguano attente raccomandazioni offerte dal pediatra curante.
Autosvezzamento e soffocamento: cosa sapere
È bene ricordare che il bambino non è un piccolo adulto, per cui gli alimenti proposti devono essere preparati con molta cura per assicurarne una dimensione, forma e consistenza adatte alle abilità masticatorie del bambino. Durante il pasto il bambino deve essere sempre attentamente sorvegliato, al fine di prevenire il soffocamento da cibo. Esistono delle vere e proprie indicazioni rilasciate dal Ministero della Salute riguardanti il taglio, la manipolazione e la somministrazione degli alimenti pericolosi, che vengono riportate qui di seguito.
Le opinioni del pediatra sull'autosvezzamento
In conclusione, ogni scelta inerente all’alimentazione del bambino, e in modo particolare la scelta del modello di alimentazione complementare da seguire, è importante che sia condivisa con il pediatra di famiglia e i professionisti della nutrizione per una sua corretta pianificazione, al fine di accompagnare il bambino e la famiglia in scelte alimentari consapevoli e consentire una crescita ottimale.