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Alimentazione

Legumi svezzamento: cosa sapere e ricette per neonati

Legumi svezzamento: cosa sapere e ricette per neonati
Giulia Fiore
Scrittore ed esperto8 mesi fa
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Le proteine nello svezzamento

Durante l’alimentazione complementare o svezzamento il bambino consuma alimenti contenenti proteine, gradualmente e previo consiglio del Pediatra: questo gli garantisce una crescita ottimale e un corretto sviluppo psicomotorio. Se infatti durante l’allattamento esclusivo, il latte materno o formulato rappresenta l’unica fonte di nutrienti, e quindi di proteine, durante lo svezzamento numerosi altri cibi possono contribuire a soddisfare il fabbisogno proteico quotidiano del tuo bambino oltre al latte. Esistono differenti fonti proteiche quali carne, pesce, formaggio, uova e legumi… ma attenzione alle quantità e alla gradualità di introduzione!

A quanti mesi introdurre i legumi nello svezzamento?

Fagioli, ceci e lenticchie sono alimenti che appartengono al gruppo alimentare dei legumi. Nel contesto alimentare sono generalmente classificati come fonte proteica dal momento che apportano una buona percentuale di proteine nella dieta.

L’assunzione dei legumi deve essere attivamente promossa durante lo svezzamento. Sia ceci, che fagioli e lenticchie possono essere proposti al bambino già dalle prime settimane dopo l’inizio dello svezzamento. (1) In particolare, i legumi aiutano ad integrare il fabbisogno di ferro e zinco del lattante, (2) pertanto si raccomanda la loro assunzione fin da inizio svezzamento.

Siccome fagioli, ceci e lenticchie sono ricchi in proteine non devono essere associati nella pappa con le altre fonti proteiche (carne, pesce, formaggi e uova) ma piuttosto devono alternarsi a tali alimenti. È ottimale abbinarli con i cereali e non devono essere considerati come sostituti di verdure e ortaggi.

Come introdurre i legumi decorticati nello svezzamento

Per favorire sane abitudini alimentari, è bene educare i bambini al consumo di legumi fin da quando sono più piccoli, tuttavia con opportuni accorgimenti. L’intestino dei bambini risulta più sensibile rispetto a quello degli adulti, e per evitare coliche addominali o gas intestinale, si raccomanda ai neogenitori di proporre i legumi decorticati. La decorticazione è il processo tramite cui si rimuove la buccia più esterna dei legumi, che risulta essere quella più “fastidiosa” per il pancino dei più piccoli. Così facendo si facilita la digestione dei legumi per i bambini. (3)

I legumi decorticati possono essere acquistati in negozio, o in alternativa è possibile preparare i legumi tradizionali ed eliminare tutte le bucce manualmente con il passaverdura. Al contrario la riduzione in purea dei legumi interi con il frullatore non è sufficiente perché non elimina le bucce e dunque i composti responsabili del problema. Durante lo svezzamento è anche possibile proporre gli omogeneizzati a base di legumi, che rientrano nella categoria di alimenti per l’infanzia e rispettano elevati standard qualitativi e di sicurezza alimentare.

I legumi possono essere proposti nella pappa come piatto unico con cereali e derivati (ad esempio pasta e ceci passati, pasta e fagioli, semolino e lenticchie ecc). Questi piatti devono essere abbinati ad un contorno di verdure e conditi con olio di oliva. Solitamente quando i bimbi sono più grandi diventa più facile proporre i legumi come secondo (esempio: lenticchie in umido, polpettine di ceci, ecc), da abbinare sempre ad un contorno di verdura, olio di oliva e una porzione di carboidrato. (2)

Quanti legumi dare?

La porzione di riferimento nei bambini di età 6-12 mesi è pari a mezzo vasetto di Omogeneizzato di legumi (40 g), o 10 g di fagioli/ceci/lenticchie secchi. Dopo l’anno di vita nella fascia di età 12-24 mesi la porzione aumenta ed è possibile proporre un vasetto di Omogeneizzato (80 g) o in alternativa 15-20 g di legumi secchi. Si raccomanda di consumare i legumi circa 3-4 volte a settimana (1,2)

Le proprietà nutritive dei legumi

Lo sapevi che la Food and Agricultural Organization (FAO) ha proclamato il 2016 come Anno Internazionale dei Legumi, con l’obiettivo di promuovere i legumi per il loro valore e per i loro benefici sia per l’ambiente che per l’adozione di una dieta salutare? Questi alimenti hanno infatti numerosi vantaggi, tra cui un elevato contenuto in minerali, chiave per lo sviluppo come ferro, zinco, magnesio e potassio a fronte di un ridotto contenuto di sodio.

I legumi sono un gruppo alimentare noto per apportare proteine nell’alimentazione, anche se contengono proteine con un valore nutrizionale inferiore rispetto a quello delle proteine presenti negli alimenti di origine animale. In aggiunta i legumi apportano una buona percentuale di carboidrati e contribuiscono all’apporto giornaliero di questo macronutriente nell’alimentazione dei più piccoli. Inoltre, i legumi sono annoverati tra le principali fonti di fibre nella die­ta del lattante dopo i cereali non raf­finati, la frutta e le verdure. (1)

Infine, i legumi e i cereali insieme hanno dei profili amminoacidici complementari tra loro, per cui i pasti in cui sono combinati hanno un’ottima qualità proteica per la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali. Potrai abbinare molti legumi e cereali nelle pappe del tuo bambino, come ad esempio la crema di cereali con lenticchie, la pastina con la purea di ceci o il riso e i legumi verdi.

  • fagioli

Borlotti, cannellini e di molte altre varietà provenienti da tutto il mondo, i fagioli si caratterizzano per il loro moderato apporto calorico e le buone quantità di carboidrati, oltre che a quella di proteine. Assieme agli altri legumi sono fonte di sali minerali, in particolare fosforo, ferro e calcio. (5)

  • ceci

Di diverse sfumature, dal bianco pallido al giallo paglierino fino a delle varietà con colori più scuri come bruno o nero, i ceci hanno un buon contenuto di proteine e fibra alimentare. Tra le vitamine in essi contenuti prevalgono quelle del gruppo B. (5)

  • lenticchie

Di tutti i colori rosso-arancio, marroni, nere e verdi, le lenticchie sono forse uno dei legumi più ricchi di proteine. (5) Le lenticchie offrono poi una quantità notevole di fibre. Sono una buona fonte di ferro, nonostante il ferro contenuto negli alimenti di origine vegetale sia meno disponibile rispetto a quello degli alimenti di origine animale (per maggiori informazioni leggi anche “Ruolo del ferro nello svezzamento”).

FONTI:

  1. Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). DOCUMENTO INTERSOCIETARIO: raccomandazioni sull’alimentazione complementare, strumento per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e per la riduzione delle ineguaglianze sociali. 2021
  2. Frassinetti A.; Gussoni M. T.; ATS Milano Città Metropolitana Consensus Primi 1000 Giorni Di Vita. Alimentazione Complementare Da 6 a 24 Mesi. Aspetti Applicativi 2016
  3. Linee guida CREA per una sana alimentazione. Revisione 2018.
  4. Position paper SIPPS - FIMP - SIMA – SIMP. Diete vegetariane in gravidanza ed in età evolutiva 2017
  5. SmartFood IEO, consultabile al sito: https://smartfood.ieo.it/alimenti/alimenti/?cat=9
Giulia Fiore
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