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Alimentazione

Pappa & Dentini

Pappa & Dentini
Sara Vizzuso
Scrittore ed esperto1 anno fa
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La dentizione è una tappa fondamentale nello sviluppo e crescita del bambino; ad esempio, permette una adeguata masticazione e fonazione. È definito come il processo in cui si ha l’eruzione dei denti e avviene principalmente in 2 fasi. La prima dentizione detta anche “dentizione decidua”, favorisce la comparsa dei “denti da latte” a partire in media dal quinto-sesto mese di vita e che termina in genere entro il sesto anno di vita (di solito entro i 3 anni sono erotti tutti i dentini in diverse fasi di crescita), seguita dalla seconda fase altrimenti detta “dentizione permanente” in cui i dentini verranno sostituiti da quelli adulti a partire circa dai 6 anni di età. In particolare, è la dentizione decidua, di cui ci occuperemo di seguito nel testo, che può creare qualche piccolo disagio nei nostri bambini nei primi anni di vita.

QUANDO AVVIENE LA COMPARSA DENTI E IN CHE ORDINE?

La prima dentizione comincia in genere con l’eruzione del primo incisivo inferiore intorno ai 5-6 mesi ed è composta da 20 dentini, 10 per arcata superiore e 10 per l’arcata inferiore. Per ogni emiarcata abbiamo:

  • 2 incisivi (uno centrale e uno laterale)
  • 1 canino
  • 2 molari (chiamati primo e secondo molaretto)
  • Se i tempi di eruzione dei vari dentini non è uguale per tutti i bambini l’ordine in cui i dentini erompono segue in genere questa progressione:
  • 6-8 mesi: incisivi centrali inferiori;
  • 8-10 mesi: incisivi centrali superiori;
  • 10-13 mesi: incisivi laterali inferiori;
  • 12-18 mesi: primi molari, sia inferiori che superiori;
  • 16-24 mesi: canini, sia inferiori che superiori;
  • 24-30 mesi: secondi molari, sia inferiori che superiori.
  • Se entro il 18° mese il bambino non dà segni di dentizione è opportuno prenotare una visita odontoiatrica per fugare ogni dubbio.

SINTOMI LEGATI ALLA DENTIZIONE

Sono frequentemente segnalati disturbi legati alla dentizione, infatti alcuni bambini vivono questo momento con particolare intensità e dolore e richiedono numerosi accorgimenti da parte dei genitori.

Tra i fastidi più comuni troviamo:

Salivazione abbondante (o scialorrea), maggiormente stimolata in questa fase, associata spesso ad aumento della secrezione nasale (non si tratta di un comune raffreddore!); insieme possono determinare la comparsa di feci più molli.

Sensibilità alle gengive che diventano più rosse, gonfie e dolenti per cui il bambino tenderà a mordere qualsiasi tipo di oggetto per ottenere sollievo in quanto la pressione sulla gengiva riduce la sensazione di spinta al di sotto della gengiva attenuando il dolore e il prurito.

Irritabilità, pianto, agitazione, risvegli notturni dovuti al fastidio e al dolore generati nel piccolo dalla fuoriuscita dei dentini.

Rifiuto/riduzione dell’alimentazione dovuto al dolore gengivale dato dalla spinta dei denti da latte che può aumentare durante le poppate e i vari pasti e che spesso portano i bambini al rifiuto del biberon o del cibo.

Eruzione cutanea attorno alla bocca. L’eccessiva salivazione può determinare una irritazione della pelle da contatto prolungato, in particolare nella zona mentoniera.

Se i disturbi nella fase della dentizione tendono ad essere sempre gli stessi, che si manifestano con una certa costanza (in concomitanza quindi dell’eruzione di nuovi dentini) per alcuni giorni e con le stesse caratteristiche allora non devono preoccupare. Può succedere però che durante questa fase alcuni bambini manifestino la febbre o altri sintomi; in questi casi è consigliabile rivolgersi al proprio pediatra per escludere altre cause, principalmente di natura infettiva. In generale quindi, anche durante la fase della dentizione, è sempre utile contattare il pediatra per qualunque disturbo del piccolo, per non incorrere in errori diagnostici.

COSA MANGIARE DURANTE LA DENTIZIONE PER ALLEVIARE I DISTURBI AD ESSA LEGATI?

La dentizione può avvenire in parte durante il divezzamento che come abbiamo più volte sottolineato rappresenta una fase delicata ma fondamentale nella crescita e sviluppo cognitivo del bambino. Questo aspetto può confondere sulla causa del rifiuto del cibo da parte del piccolo: sono fastidi legati alla dentizione oppure l’irrequietezza è legata invece alla masticazione, alla novità dei nuovi sapori, odori, consistenze, al passaggio dalla poppata alla pappa, al cambio delle vecchie abitudini?

Se il calo dell’appetito è legato ai disturbi legati all’eruzione dentaria si consiglia di proporre ai piccoli pasti che siano leggeri ma gustosi che stimolino l’appetito, a temperatura ambiente, di consistenza morbida e quindi facili da masticare e digerire come zuppe, puree di frutta e verdura, frullati, passati, pastina piccola con creme. Evitare di offrire cibi duri perché potrebbero irritare le gengive infiammandole. Cibi freddi come yogurt o nei bimbi più grandi gelati e ghiaccioli alla frutta senza zucchero, possono alleviare il dolore e fastidio a gengive e dentini; si possono altresì realizzare dei cubetti di ghiaccio alla camomilla (minimo sopra i 6 mesi e senza zucchero) che il piccolo può succhiare per lenire i sintomi. Nel bambino piccolo piuttosto irrequieto e inconsolabile non dimentichiamo che il consumo del latte (vista la sua completezza come alimento) al posto delle pappe, non crea alcun problema se assunto per qualche giorno in sostituzione di uno o più pasti.

Infine, è bene ricordare di limitare il consumo di cibi che contengono zuccheri, spesso offerti dai genitori o nonni nel tentativo di lenire il dolore e solitamente ben accettati dai piccoli e ricordate di non offrire ai vostri bambini il ciuccio imbevuto di miele o zucchero. La carie dentale e l’obesità pediatrica si prevengono sin dai primi anni di vita!

QUALI ALTRI RIMEDI UTILI PER LENIRE FASTIDIO E DOLORE DURANTE L’ERUZIONE DENTARIA?

Una soluzione semplice e sicura che può essere d’aiuto nel controllo del dolore/fastidio è il massaggio con lieve sfregamento delle gengive infiammate adoperando un panno o garza puliti, altre volte applicando sulle gengive massaggiandole alcuni gel lenitivi o soluzioni specifiche senza zucchero prescritte dal Pediatra.

Un’altra strategia comune è l’utilizzo di piccoli oggetti che il bimbo può mordere senza il rischio di farsi male o di ingerirli provando sollievo e un piacevole senso di freschezza come il ciuccio, il biberon o i cosiddetti “massaggia gengive”, ovvero dei giocattoli morbidi, in gomma leggermente ruvida, contenenti un liquido rinfrescante, che vanno riposti in frigo/congelatore prima che vengano impiegati e di cui esistono molte varianti in commercio. Mordicchiandoli, il piccolo ne gioverà sia per la superficie ruvida che per il debole effetto anestetico del freddo dimenticando per un po’ il fastidio legato ai dentini.

Non è raccomandato l’uso abituale di farmaci antidolorifici (supposte o sciroppo senza zucchero) se non in condizioni di dolore intenso e su indicazione del Curante.

Se il vostro bambino si risveglia durante il sonno piangendo per il fastidio oppure è molto irrequieto basterà spesso confortarlo e coccolarlo un po’ magari con una dolce ninnananna fino a quando non si riaddormenta o tranquillizza. Siate pazienti e non scoraggiatevi; soprattutto non dimenticate che il disagio causato dalla dentizione è transitorio; il vostro piccolo riprenderà a dormire serenamente come prima nel giro di qualche giorno.

Sara Vizzuso
Scrittore ed esperto
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